Quali sono i luoghi d’elezione in cui passare le giornate invernali? Le teerie. Ce n’è una a Parigi in cui i fiori sbocciano dal cielo. Volete vederla?

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Ci sono luoghi in cui nei lunghi inverni mi piace andare a rintanarmi, per godermi un po’ di caldo e farmi qualche coccola. Sono le sale da tè: con tutti quei barattoli di vetro in cui ci sono tutte quelle splendide foglioline, potrei davvero perdermici.

Molto spesso poi sembra di fare un salto direttamente in India perché gli arredi e i colori sembrano essere stati portati dai paesi orientali.

FIORI SBOCCIANO DAL CIELO TRA UN TE’ E L’ALTRO

A Parigi invece lo studio Marie Deroudilhe ha progettato questa piccola sala con uno stile completamente diverso da quello che ci aspetteremmo per un locale del genere.

There are places where I’d like to hole up and spend the long winters, to enjoy a little warm and cuddle me some. Tearooms: with all those glass jars in which there are all those beautiful leaves, I could really lost myself.

Very often, it seems to jump directly to India because the furniture and colors seem to have been taken from Eastern countries.

In Paris, Marie Deroudilhe agency designed this small tearoom with a completely different style from what we would expect for a place like that.

Tutto in Lily of the Valley trasuda romanticismo e femminilità dai i toni del rosa e del bianco ottico, ai pattern floreali allo strabiliante soffitto.

Una meravigliosa cascata di fiori che si riflettono negli specchi ai lati delle pareti: chi avrebbe mai pensato che i fiori potessero sbocciare dal cielo? Già il nome in effetti è un progamma: il lily of the valley infatti altro non è che il mughetto.

Everything in Lily of the Valley exudes romance and femininity from the shades of pink and optical white to the floral patterns to the amazing ceiling.

A wonderful cascade of flowers reflected in the mirrors on the sides of the walls: who would have thought that flowers could bloom from the sky? The name is actually a program: the lily of the valley in fact none other than the thrush.

Photos © Julie Ansiau