Quanti schemi di posa del parquet esistono? Lo scopri con me oggi


Di schemi di posa del parquet ne esistono un numero infinito. Voglio farti conoscere i più diffusi con le loro caratteristiche, così da avere un quadro generale. 


Il parquet non è un pavimento per tutti.

È un materiale che cambia nel tempo, oltre che costoso. Quando si decide si inserire un elemento di questo tipo in casa sono molti i fattori da considerare.

L’essenza, i formati di listoni e listoncini e lo schema di posa del parquet. Esatto: ma quanti schemi esistono? Che differenza c’è tra uno e l’altro? Quale è meglio?

Ti rispondo nel post.

schemi di posa del parquet
glauber sampaio on unsplash

Schemi di posa del parquet: qualcosa da sapere prima

Quali sono gli elementi da cui si parte per cominciare a definire lo schema di posa migliore per noi?

Sicuramente il primo fra tutti è la dimensione della stanza in cui andremo a posare il parquet. Infatti la posa a spina, tornata di gran tendenza, contribuisce ad ingrandire visivamente lo spazio in cui viene applicato.

Anche l’illuminazione che la stanza riceve è da tenere in conto. In base a come un’essenza viene colpita dalla luce infatti, può rivelare determinate venature piuttosto che altre, svelando così il carattere del legno scelto.

Se hai un’ambiente particolarmente luminoso potresti scegliere un parquet con lunghi listoni, che verrebbero messi in risalto dalla luce naturale di cui la stanza sarebbe naturalmente ricca.

Tieni a mente infine che il legno subisce variazioni fisiche (dilatazioni e restringimenti) dovute al caldo e al freddo, che si notano soprattutto nel lato corto dei listoni. Questo è uno dei motivi per cui in un corridoio ad esempio, i listoni si posano con il lato lungo parallelo ai lati più lunghi.

9 schemi di posa che non passano mai di moda

infografica sugli schemi di posa
infografica sugli schemi di posa

Ho riassunto quelle che sono per me le geometrie di posa sempreverdi in questa infografica. Non ne troverai chissà quante, perché ho ritenuto corretto mostrarti le classiche. Cioè quelle più standard che qualsiasi azienda può fare.

Certo, poi ci sono anche le pose speciali, con disegni articolati e formati dei listoni unici. Sono casi singolari, da vedere con il rivenditore. Ogni azienda infatti può proporre schemi di posa ad hoc, in base a quella che è la sua offerta.

La posa dritta, il cassero regolare e la tolda di nave

Cominciamo parlando di quelle che sono le pose del parquet in assoluto più conosciute. Di sicuro anche tu sai quali sono, solo che non sai che si chiamano così.

Nella posa dritta i listoni hanno tutti la stessa lunghezza e larghezza e vengono accostati parallelamente, secondo il lato più lungo. Le giunzioni sono tutte allineate e ne consegue uno schema di posa molto geometrico e rigoroso. Le venature ed il colore del legno contribuiscono a ravvivare e ringiovanire l’insieme.

La posa a cassero regolare si differenzia perché i listoni vengono posati in modo sfalsato (sempre nel senso della lunghezza). Cioè, gli incastri di testa sono posati in modo che cadano a metà del listone precedente ma si mantiene costante il fatto che i listoni abbiano tutti la stessa lunghezza e larghezza. In questo modo si creano righe alternate nella mezzeria.

La posa a tolda di nave (o a cassero irregolare) è anche quella che in mancanza di altre istruzioni, è considerata la posa standard. In questo caso i listoni hanno lunghezza differente ma larghezza costante e la posa è sempre fatta nel senso della lunghezza dei listoni.

Non c’è regolarità nella posa degli incastri di testa, così come il nome stesso fa percepire. Si tratta di uno schema moderno e assolutamente flessibile, che ben si adatta soprattutto ai grandi spazi.

Le pose a spina italiana, francese e ungherese

In questi ultimi anni stiamo assistendo ad un ritorno di tendenza delle pose a spina. Si tratta di schemi di posa antichi, che traggono le loro origini dalle dimore nobiliari europee del ‘700 e dell’800.

La spina francese infatti la puoi ammirare nella Reggia di Versailles. Cosa differenzia la spina italiana, francese e ungherese?

Nella spina italiana i listoncini sono posati tra loro perpendicolarmente con un angolo di 90°, ed hanno la stessa larghezza e lunghezza. Nella spina francese e ungherese invece, ai listoni vengono tagliate le teste seguendo un’inclinazione di 60° e 45°.

In tutti e tre i casi queste pose sono consigliate per i piccoli spazi, perché contribuiscono a far percepire più grande lo spazio, anche se hanno un costo di posa decisamente più alto rispetto alle pose viste in precedenza.

Alcuni schemi finali

Per concludere questa panoramica, vorrei parlarti della posa a cassettoni. Si tratta di uno schema che non viene scelto più così tanto, ma che era facile vedere negli appartamenti degli anni ’60 e ’70. Sto parlando della posa a cassettoni.

In questo schema di posa i listelli vengono assemblati in modo da formare un quadrato perfetto. Può essere assemblato dritto o in diagonale, ma non è l’ideale se hai i muri fuori squadra. Di solito viene abbinato alla fascia e bindello.

Cos’è?

Si tratta di un decoro perimetrale, costituito da elementi in legno decorativi (la fascia), un bindello (che è un raccordo) e il campo centrale all’interno del quale viene posato il parquet con lo schema prescelto.

scala appoggiata a parete con coperta, tappeto berbero e parquet a tolda di nave

In conclusione

L’argomento della posa del parquet è davvero vasto e potrei andare avanti ancora per molto. Mi è sembrato giusto però raccontarti quelli che sono gli schemi di posa più ricorrenti, quelli tra cui davvero puoi scegliere.

Parti sempre da quelle che sono le caratteristiche fisiche della tua stanza, cioè le dimensioni e l’esposizione alla luce. Valuta bene insieme al rivenditore sia le dimensioni dei listoni che la posa migliore per te, al fine di scegliere la soluzione che valorizzi il tuo ambiente.

Conoscevi già questi schemi di posa del parquet? Quali tra questi sceglieresti per casa tua? Fammelo sapere nei commenti!

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