Arredamento di una casa di 40 mq: un caso reale da studiare


Arredamento di una casa di 40 mq: una sfida quasi impossibile ma resa eccezionale dallo Studio Garneau. Tanti spunti preziosi da ricordare e cercare di ricreare anche in casa tua (anche con un po’ di inventiva).


In quanti metri quadri vivi?

In Italia le regolamentazioni per i metri quadri minimi in cui vivere sono piuttosto rigide, anche se i più creativi (anche al limite della decenza) riescono sempre a trovare degli stratagemmi per aggirarle.

Diciamo che il regolamento edilizio di Milano stabilisce che per due persone la metratura minima della casa sia di 38 mq, mentre per una persona sola di 28 mq. Se ti fermi a ragionare bene (ma molto bene) realizzerai in breve che sono davvero pochi.

Per tantissimi e soprattutto nelle grandi città, è praticamente obbligatorio vivere in spazi così piccoli. Un po’ per questioni economiche e un po’ perché anche mantenere una casa più grande non è per nulla semplice.

Negli Usa stanno diventando dei maghi nella progettazioni di case piccole e con spazi difficili da gestire.

Nel post di oggi ti voglio raccontare quello che hanno fatto (che è davvero incredibile) questi architetti in questo monolocale di 40 mq.

Arredamento casa 40 mq: uno sguardo alla pianta del progetto

Dove si trova questo appartamento?

Si trova a New York, dove le case sono piccole e costano un patrimonio. Ancora di più se parliamo di case in edifici storici, come questo. Infatti questo appartamento risale a prima della seconda Guerra Mondiale ed era decisamente ridotto male.

Completamente abbandonato, fatiscente e rovinato, aveva davvero bisogno di un intervento importante. Sia per riportarlo ai tempi moderni che per renderlo abitabile per due persone.

La struttura dell’appartamento si presenta a “T”, con finestre solo su due lati della casa. La scelta degli architetti dello Studio Garneau è stata quella di creare un unico grande ambiente, senza muri divisori ad interrompere il passaggio di luce, aria e persone.

Il bagno e il piccolo guardaroba sono nascosti dietro la camera da letto, una piccola zona privata che è separata dalla zona notte da armadiature autoportanti.

Ambienti fluidi e finiture continue: due segreti per ampliare lo spazio

Siamo abituati a vedere le grandi case dei sobborghi Americani, tutte cartongesso e legno. Ma nelle grandi città la realtà è ben diversa e chi vive in questi posti vuole avere spazio a sufficienza per ospitare amici e parenti, così come di potersi godere momenti di relax assoluto in spazi ariosi.

Guardando la pianta possiamo notare subito due cose: la preponderanza della zona pranzo e soggiorno rispetto a quella notte. La sfera notturna è nascosta, trasformista. Viene svelata solo al momento del bisogno, per lasciare spazio al movimento e alla possibilità di aggiungere posti a sedere per ospiti vari.

La seconda caratteristica è l‘uniformità delle finiture: tutto bianco per le pareti e i soffitti travati, il noce opaco per pavimenti e arredi. Questa uniformità non fa risaltare fughe né linee di giunzione varie, facendo apparire lo spazio grande e fluido.

Il bianco alle pareti riflette tutta la luce che entra dalle finestre, mentre il parquet a correre crea un continuo di spazi che si fondono uno nell’altro.

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Cucina e soggiorno open space: infinite possibilità di configurazione

Se questo appartamento si chiama Transfomer (cioè che si trasforma), un motivo c’è. La progettazione della casa ruota intorno al concetto della flessibilità al più alto livello possibile.

La cucina è ridotta al minimo, con una sola parete su cui sono disposti gli elementi fondamentali per poter cucinare con comodità. Basi e paraschizzi sono in acciaio, per essere veloci e rapidi nel pulire, avendo anche massima igiene. I pensili in noce (a tutt’altezza, per non sprecare neanche un centimetro) invece richiamano il resto dell’arredamento e ingentiliscono un po’ la freddezza dell’acciaio.

Il tavolo da pranzo è regolabile in altezza, diventando ora tavolino da caffè e ora vero e proprio tavolo per mangiare. Panche e divani sono in tessuto grigio, così da avere unione tra le due vicine zone.

I divani così come le panche si spostano con facilità, permettendo di adattare lo spazio alle attività del momento: TV, cena, gioco, lavoro…

Un altro pezzo forte della zona giorno è la grandissima porta scorrevole (penso sia circa 3 metri) che separa la zona notte, chiudendo la parete libreria e facendo da base per il proiettore.

Come si può fare una porta di queste dimensioni?

Innanzitutto bisogna usare binari ad incasso nel soffitto che reggano un peso simile (più di 100 chili, perché la porta avrà struttura interna in alluminio) e con doppio perno a pavimento. La porta è composta da tre pannelli che sono uniti insieme per creare la porta scorrevole che vedi in foto.

Arredamento casa 40 mq: quando zona notte e bagno si fondono

Ma il letto dov’è?

Il letto è nascosto in una struttura costruita su misura per questo appartamento, che abbraccia le murature esistenti, delineando un continuo tra arredi della zona notte e zona giorno.

La struttura in cui il letto si richiude è collegata alla grande libreria del soggiorno e ai mobili autoportanti del bagno.

Il letto si apre e si chiude in pochi gesti, svelando all’interno delle nicchie che vengono usate come comodini.

La doppia finitura bianco / noce continua anche qui, creando contrasto sensazioni e permettendo di non sentire il distacco tra i vari punti della casa.

L’illuminazione è minimal, perfetta per lo stile urbano di New York. Nessun lampadario, ma solo faretti che si mimetizzano tra le travi del soffitto.

Finiamo con il bagno: per gli standard a cui siamo abituati questo è molto piccolo, ed è cieco. Ovviamente in una casa così piccola bisogna fare delle scelte e gli architetti hanno fatto questa. Mettendo il bagno vicino alla finestra si sarebbe perso tutto l’incastro di arredi multifunzione e salvaspazio, perdendo anche il flusso di passaggio.

Però è stata messa una porta scorrevole in vetro satinato che fa passare la luce dalla grande finestra che si trova proprio di fronte.

La chicca qui sono gli armadi che nascondono porte girevoli, cassetti piccoli ma capienti e ante celate da mosaici. Insomma, una grande perla di progettazione che non fa sentire il peso di uno spazio tutto sommato piccolo.

Per la genialità degli arredi progettati e brevettati e per le tante soluzioni ingegnerizzate, questo appartamento è valso fior di premi e riconoscimenti allo studio.

Come dice l’architetto “è tutta una questione di cerniere e binari“, perché anche se sembra semplice in realtà nasconde una genialità super come testimoniano i due premi vinti dal progetto: AIA award e Residential Architect Award.

Ti sembra ancora orrendo vivere in una casa piccola?

Sicuramente vivere in una casa così non è facile, ma ci si può scendere a compromessi e trovare la giusta quadra per essere felici.

Si tratta anche di trovare il giusto equilibrio tra quello che si vuole e si può fare, unendo realismo e sogni.

Non da meno la possibilità di essere seguiti da professionisti del settore, che ti aiutano a trovare la strada giusta risparmiando tempo ed errori.

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