In questa settimana corta, dove siete andati di bello?
Siccome io non sono andata da nessuna parte mi consolo andando in giro virtualmente per il mondo e oggi tocca a Kiev, in Ucraina.
Sembra quasi che io tiri fuori le case microscopiche dal cappello come i maghi, ma in realtà è solo un’attenta ricerca volta a trovare le case più piccole 😉
In this week of vacation, where did you go?
Since I have not gone anywhere I console myself by going around the world virtually and today I’m going to Kiev, Ukraine.
It almost seems that I bring out these microscopic houses from a hat as a wizards, but in reality it is only a careful research to find the smallest house 😉
La casa di oggi è dell’architetto Stanislav Kamiskyi che ha seguito 3 progetti di micro-case uno più bello dell’altro.
Abbiamo già visto il primo microloft, oggi tocca al Microloft #2: 39 m2 di calore, eleganza e intimità.
Today’s house is from the architect Stanislav Kaminskyi which followed three projects of tiny houses one better than the other.
We have already seen the first MICROLOFT, now it’s up to Microloft # 2: 39 sqm of warmth, elegance and intimacy.
Entrando nello stretto corridoio si ha quasi l’impressione di essere in uno spaziosissimo loft industriale, base di un qualche fotografo o artista.
Quadri e specchi placidamente appoggiati per terra, che danno tono ma in modo non troppo formale.
L’ingresso ha l’importantissima funzione di luogo di “immagazzinamento”: grandi armadi ci accolgono, pronti a raccogliere tutti i beni dei padroni.
Entering the narrow corridor you have the impression of being in a very spacious industrial loft base of some photographer or artist.
Paintings and mirrors placidly resting on the ground, giving tone but not too formal.
The entrance has an important function as a place of “storage”: large closets welcome us, ready to pick up all the property of the owners.
La cucina e il soggiorno condividono lo stesso ambiente: lo spazio è ristretto, ma la claustrofobia è l’ultima cosa che ci viene in mente se guardiamo alle foto.
Arredi tessili e morbidi, lampade a soffitto col diffusore in rete metallica, sedie di ispirazione anni ’60: tanti particolari che rendono gli ambienti sofisticati ma diretti.
Kitchen and living room share the same environment: space is tight, but claustrophobia is the last thing that comes to mind when we look at the photos.
Textiles and soft furnishings, ceiling lamps with diffuser in mesh and 60s inspired chairs : so many details that make the rooms sophisticated but direct.
Ma ecco la chicca: Stanislav è stato così bravo che è riuscito a ritagliare anche una camera matrimoniale, che ha l’aspetto e la sensazione di una bellissima suite d’hotel.
Si trova tra la parete che supporta la cucina e la parete che ospita il bagno, rialzata su una pedana tessile tutt’uno con la testiera-mensola.
Per ultimo troviamo il bagno: nei toni del grigio come il resto della casa, ospita una grande vasca così da non farci sentire proprio la mancanza delle grandi ville Hollywoodiane 😉
But here’s the gem: Stanislav was so good that he could also cut a double bedroom, which has the look and the feel of a beautiful hotel suite.
It is located between the wall that supports the kitchen and the wall that houses the bathroom, raised on a textile platform that is a unique piece with the headboard-shelf.
Finally we find the bathroom: in shades of gray as the rest of the house, home to a large tank so that we do not feel the lack of large Hollywood villas 😉
Che meraviglia