Arrediamo con un sofà annodato e un tavolo a onda


Arredi che vengono stravolti e acquistano nuovo significato, come il sofà annodato di Michael Beitz. Un viaggio nell’inaspettato.

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Sempre più ormai il mondo dell’arredo e del design in generale si fondono con l’universo dell’arte; molto spesso è difficile distinguere dove comincia uno e finisce l’altro.

A partire dal XX secolo i grandi maestri dell’architettura hanno esteso i loro progetti d’interni anche ai particolari, creando delle case che erano dei cataloghi viventi. È un percorso che si è evoluto negli anni e oggi assistiamo al moltiplicarsi di artisti talentuosi che stravolgono completamente il significato e il ruolo degli arredi per come li conosciamo.

Increasingly now the world of furniture and design merge with the universe of ar; very often it’s difficult to distinguish where one begins and the other ends.

Starting from the twentieth century, great architectural masters have extended their interior designs even to details, creating homes that were living catalogs. This path has evolved over the years and today we are witnessing a proliferation of talented artists that completely distort the meaning and role of the furniture as we know them.

IL SOFÀ ANNODATO E L’ARTE CONCETTUALE DI MICHAEL BEITZ

Uno di questi è Michael Beitz, che ogni volta con i suoi lavori ci lascia senza parole: dal divano annodato, che perde la sua funzione di accoglimento e riposo, al tavolo a onda che separa e occlude ogni tipo di comunicazione.

Ogni oggetto non ha una sola funzione o interpretazione, ma si presta a più letture e utilizzi, come ben ci fa capire Michael.

One of them is Michael Beitz, who every time with his works leaves us speechless: the knotted sofa which loses its function of acceptance and rest and the wave table that separates and occludes all communication.

Each object hasn’t a single function or interpretation, but lends itself to multiple readings and usages as well makes us understand Michael.

sofà annodato

sofà annodato

sofà annodato

sofà annodato

 

Image copyright: Michael Beitz

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