Tra i pannelli di legno economici per gli arredi c’è anche il melaminico. Che però non è un pannello. Facciamo chiarezza su questo materiale con questo post.
Quanta confusione hai in testa sui differenti materiali che compongono un mobile?
Sai effettivamente perché ci sono cucine che costano pochissimo e altre che costano di più?
Penso di no ed è per questo che ho deciso di scrivere questo primo post dedicato ai pannelli di legno economici per gli arredi. In particolare ti voglio parlare del melaminico. Ne hai sentito parlare?
Ti spiego perché è una valida scelta nell’acquisto dei tuoi mobili e perché non dovresti evitarlo a priori.
Cominciamo.
Pannelli di legno economici per i mobili: facciamo chiarezza
Un primo punto a cui tengo e su cui voglio fare chiarezza è che il melaminico non è un pannello.
Mi spiego.
Il melaminico è una carta decorativa utilizzata come rivestimento per pannelli di legno (ma è una definizione molto ampia). La carta viene applicata sul supporto tramite impregnazione di resine sintetiche (termoindurenti, ottenute per policondensazione con la melamina). Da qui il nome “melaminico” ed il termine nobilitato (cioè la nobilitazione del pannello grezzo a mezzo dell’applicazione del rivestimento).
Quindi: c’è un pannello in legno a cui viene applicata la carta melaminica.
Ci sei fin qui?
La differenza sostanziale rispetto al laminato ad esempio, sta nelle caratteristiche fisiche stesse del materiale. Ma anche nella scelta del pannello di legno usato per costruire il mobile stesso.
Pannelli di legno economici: quanti tipi ne esistono?
I mobili in legno massello sono delle rarità.
Come li riconosci? Perché hanno un costo decisamente elevato, perché hanno un corpo notevole. E perché di solito gli arredi in massello hanno l’aspetto naturale ed accogliente del legno, riconoscibile anche al tatto.
Quindi ora cosa si usa per costruire gli arredi?
La risposta è ampia ed articolata. Infatti in base alla fascia di prezzo in cui si posizionano i produttori di mobili, possiamo riconoscere differenti metodi costruttivi.
I materiali più usati sono sicuramente il truciolare (di bassa qualità), il compensato (media qualità) e l‘MDF (alta qualità). Sono tutti ricavati partendo dal tronco di legno, ma ognuno di essi sfrutta i “lavorati” del legno in modo diverso. Anche lo spessore del pannello varia in base alle differenti fasce di prezzo: si va da pannelli di 1,5 cm di spessore fino a pannelli di 2 cm.
A questi pannelli vengono poi applicati i rivestimenti superficiali che ne concludono la produzione. Nel caso di supporti di più bassa qualità i rivestimenti di solito sono i laminati o i melaminici. Nei supporti di alta qualità si possono avere anche impiallacciature e laccature lucide ed opache.
Pro e contro dei pannelli rivestiti col melaminico
A questo punto dovresti avere più chiarezza rispetto ai modi con cui vengono costruiti i mobili.
Perché però ti dovresti fidare nello scegliere arredi in melaminico?
Ci sono tanti motivi per cui questo tipo di finitura è assolutamente affidabile.
Una nota va fatta rispetto all’emissione di formaldeide, punto decisamente controllato in Italia.
La formaldeide è cancerogena se inalata in grandi quantità e viene emessa durante il processo di impastamento delle fibre di legno con colle e resine. In Italia il settore arredi rientra ampiamente nella classe E1 che è la più restrittiva (quindi a bassa emissione). Molto produttori di arredi si stanno addirittura impegnando ad emetterne ancora meno.
Ma veniamo ai punti salienti.
Pro dei pannelli melaminici
- resistente alle abrasioni
- naturalmente adatto ai luoghi umidi come cucina e bagno
- insensibile alla luce solare, non cambia colore nel tempo
- adatto al contatto con gli alimenti (se opportunamente trattato)
- resistente al calore
- disponibile in un numero quasi illimitato di decori e colori
- facile da pulire con un panno morbido e un detergente neutro
- economico rispetto ad altri tipi di finiture
Contro dei pannelli melaminici
- la riproduzione di materiali come il legno può apparire poco naturale perché la trama risulta ripetuta e quindi omogenea e poco diversificata
- ha meno resistenza nel tempo rispetto al laminato, soprattutto per quanto riguarda i graffi e le fessurazioni
- spessore minore del pannello rispetto a quelli rivestiti in laminato o altre finiture
- usando detersivi aggressivi si rischia di macchiare e quindi rovinare irrimediabilmente il pannello
Compreresti una cucina in melaminico ora?
A questo punto dovresti avere un quadro un po’ più completo di questo materiale e del processo di produzione che si cela dietro agli arredi.
Sapevi tutte queste cose? Quale passaggio ti ha colpito di più? Fammelo sapere nei commenti!
Se vuoi avere una consulenza sulla cucina che vuoi comprare e vuoi essere sicuro della scelta non esitare a contattarmi. Ti guiderò nell’acquisto migliore per te.
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